Diso
Posizionato sul versante orientale della penisola salentina , include un breve tratto del litorale Adriatico per 4 Km con la località balneare di Marina di Marittima , dal 2006 inclusa nell' area Parco Naturale Protetto Otranto - Santa Maria di Leuca , allo scopo di salvaguardare i preziosi resti architettonici e sopratutto le specie animali e vegetali tipiche della zona .
Dizos (città fortificata , in messapico ) o Disìo (desiderio di abitarci) si origina nell'età del bronzo come testimoniano il menhir Vardare , il pugnale risalente al Neolitico (2500 a.c.) e una pietra con iscrizioni messapiche rinvenuti , ma il primo centro urbano è da ricondurre al XI sec.
Buona parte della sua storia si intreccia con quella della vicina Castro di cui ne fù casale.
Nel seicento , subito dopo la rovina di Castro per mano dei turchi, Diso crebbe fino a diventare il centro più grande della Contea perchè più popolato e strategicamente meglio posizionato. Si diede il via all'espansione demografica ed edilizia che si arrestò nel XVIIIsec. quando un periodo di lunga siccità spinse alla migrazione di molti abitanti e alla conseguente decadenza del paese. Nel 1758 venne eretta una nuova chiesa dando vita ad una rinascita sotto tutti i punti di vista, anche per il locale Convento dei Frati Cappuccini . Dal 1806 capoluogo di comune di Marittima e Castro, diventata autonoma dal 1977.
Protettori della cittadina i Santi Filippo e Giacomo per i quali venne edificata la chiesa nel 1758 dai copertinesi Preite , noti costruttori salentini.
Inoltre, la Chiesa dell'Immacolata , la Chiesa di San Francesco d'Assisi annessa all'ex convento dei Cappuccini edificato tra il 1614 e il 1619 e la Cappella di Sant'Oronzo.
Rinvenuto nel 1980 il Menhir Vardare , alto 1,73 mt a forma di T con incise due croci sul lato est , una canaletta sul braccio orizzontale ed un'altra buca ed una croce sul braccio verticale.